COMPLEANNO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Anno 2020. Indimenticabile. Chiunque se lo ricorderà come l’anno della pandemia, della chiusura, della crisi. Siamo ormai arrivati alla fine e come all’inizio ci ritroviamo in una sorta di tempo sospeso, un modo di vivere nuovo, non conforme alla nostra normalità, che ci impone restrizioni, limitazioni negli spostamenti e ci impedisce di vedere le persone che amiamo, addirittura a molti è proibito lavorare. 

Finirà, sicuramente andrà tutto bene come si leggeva nel primo lockdown, un mantra che abbiamo continuato a ripetere e a cui ora quasi non vogliamo più credere, sbagliando. Perché prima o poi andrà davvero tutto bene. Compio gli anni e ogni anno faccio una bellissima festa con le mie amiche. Sono da sempre stata una festaiola, credo che festeggiare sia quasi un dovere: ci ricorda che esiste un lato frivolo, spensierato, colorato, fatto anche i lustrini e paillettes (tema della mia ultima festa) che personalmente adoro. Festeggiare unisce, raccoglie, ricorda e si dovrebbe fare più volte l’anno.

Quest’anno la pandemia ci ha tolto anche le feste, non che siano la cosa più importante, ma dovremo recuperare anche quelle. 

Quindi: o non invecchio e rinuncio a compiere gli anni o come ho dovuto fare per tante altre attività, adatto la festa ai tempi che corrono: diventa remota. Il termine remoto è segno del coronavirus: lezioni da remoto, meeting da remoto, corsi da remoto e pure le feste. Videochiamate, Zoom, Google Meeting, piattaforme varie, che in questo clima surreale si trasformano in luoghi d’incontro, di brindisi e di auguri! 

Compleanno ai tempi del coronavirus. Una festa per ricordarci quanto sia bello festeggiare, anche se non nel modo classico, e quanto siano importanti le persone con le quali scegliamo di condividere il nostro percorso. 

Recupereremo, ma il presente va vissuto per ciò che ci offre, nel migliore dei modi, senza rinunciare a lustrini e paillettes, anche seduti sul divano. 

 

Outfit e location: Matilab